
CASTELCERIOLO - A partire dalle prime settimane di settembre vorrebbero incominciare i lavori di costruzione della linea Tav, Terzo Valico dei Giovi che interessa i comuni della Valle Scrivia da Arquata fino a Pozzolo. Ma interesserà anche i sobborghi di Alessandria, destinati ad ospitare i primi carichi ci "smarino", il materiale proveniente dagli scavi del maxi tunnel e delle gallerie di servizio.
L'indicazione della piattaforma autorizzata per il deposito del materiale a
Spinetta Marengo (la Sap) è contenuta nello stralcio di progetto del primo lotto.
"Lo smarino (il materiale di risulta degli scavi) che conterrà
alte percentuali di amianto, come ammesso anche dal tavolo tecnico della Regione Piemonte, finirà in discarica o in centri autorizzati al riciclo di rifiuti inerti, in attesa che si decida quali saranno le cave autorizzate in via definitiva. 73.684 metri cubi di questo smarino finiranno presso la Sap (Servizi Ambientali Piemontesi) di Spinetta Mareng, situata fra i sobborghi di Spinetta, Cascinagrossa e Castelceriolo. Metri cubi di smarino che proverranno dai cantieri di Voltaggio, Fraconalto e Arquata dove maggiore è proprio la presenza di amianto", spiegano gli attivisti contrari all'opera.
"Nonostante la tragedia dell'Eternit di Casale Monferrato, il Cociv (consorzio costruttore del Terzo Valico) e i politici che lo sostengono non vogliono rinunciare alla costruzione di un'opera inutile e nociva per la salute dei cittadini interessati dal progetto e per quelli dove sorgeranno le cave destinate ad ospitare lo smarino.
Come già fatto nei comuni del Basso Piemonte è arrivato il
momento di organizzarsi per difendere la nostra salute e quella dei nostri figli e per obbligare l'amministrazione comunale di Alessandria a vietare che i camion contenenti lo smarino possano raggiungere la SAP di Spinetta Marengo".
L'incontro è previsto per giovedì 29 agosto alle 21 al Cinema Teatro Macallè, di Castelceriolo in via Marsala 1/A