
ECONOMIA - I dati elaborati dall’Ufficio Studi di Ance Alessandria sono ancora negativi e rivelano per il prossimo semestre una
situazione di stazionarietà per il settore delle costruzioni in Piemonte. Nessuna delle Imprese campione si attende un aumento del fatturato nei prossimi sei mesi; il 62% non prevede variazioni significative rispetto ai volumi del semestre precedente mentre il restante 38% ne pronostica una riduzione.
L’andamento del livello occupazionale si annuncia stabile: solo il 39% del campione ne dichiara una riduzione; questa tendenza è supportata anche dalla dichiarata assenza di ricerca di manodopera specializzata e/o generica.
Rispetto all’indagine precedente si registra un aumento del numero di imprese che prevede di effettuare investimenti immobiliari e non immobiliari (21% contro il 10% del 1° semestre 2013).
Le imprese subiscono ancora grossi ritardi nei pagamenti seppur si registri un miglioramento degli indicatori rispetto agli ultimi anni. Le imprese intervistate dichiarano, infatti, di dover aspettare mediamente 102,4 giorni (133 giorni nel semestre precedente), 165,4 giorni se si tratta di committenti pubblici (contro i 180,7 giorni della scorsa indagine).
Infine, il 53% del campione registra un aumento del costo dell’indebitamento bancario (contro il 68% del semestre precedente). Le Imprese intervistate lamentano la mancanza di commesse sia pubbliche che private e, in particolare, la forte riduzione dei bandi di gara pubblici, l’assenza di domanda di abitazioni, il costante (e solo in minima parte risolto) problema dei ritardati pagamenti, soprattutto da parte della Pubblica Amministrazione, e – non ultima - la pressoché totale indisponibilità del sistema creditizio a concedere finanziamenti alle imprese del settore.